Dialogare con i piedi
“passi ricchi di consapevolezza”
Solitamente l’espressione “fatto con i piedi” ci rimanda ad azioni fatte male, in modo approssimativo o del tutto sbagliato. I nostri piedi invece sono tutt’altro che una parte del corpo periferica e di poco conto, anzi, dovremmo iniziare a dedicare loro l’attenzione e la cura che meritano e a dialogare con loro. Vediamo insieme perché.
Un’anatomia complessa ma perfetta
Un quarto delle ossa del corpo è collocato nei piedi: 26 ossa, varie articolazioni, moltissimi legamenti e ben 20 muscoli. La loro complessità strutturale è legata alla funzione che i piedi svolgono sostenendo il corpo e fornendo una base dinamica che abbia mobilità e stabilità al contempo.
Radicamento, solidità e concretezza. I piedi sono una parte del corpo che integra unità e connessione: infatti se si agisce su qualunque punto della fascia del piede (tessuto connettivo in comunicazione con ogni cellula del nostro corpo) tutto il corpo risponde e si adatta fluidamente distribuendo equamente forza e energia.
Le fondamenta nello spazio
I nostri piedi sono le fondamenta della nostra postura eretta, ci aiutano ad avanzare nello spazio, a muovere veri e propri passi sia nella vita che interiormente.
La “non azione” (ovvero il desiderare di agire ma non farlo) è uno stato d’animo nocivo per il nostro organismo che non vede attuata un’ azione che nasce dalla nostra volontà.
E i piedi, con i loro movimenti cadenzati e continui, sbloccano le nostre azioni, ci fanno progredire, avanzare, ci fanno raggiungere luoghi ma anche obiettivi e sogni.
Sono ciò che realizza nel concreto un’azione nata prima di tutto a livello mentale.
Connessione tra cielo e terra
I piedi stanno a terra mentre la nostra testa è rivolta verso il cielo: la nostra postura eretta racchiude questa dualità che comprende in un unico organismo sia l’aspetto Terra che l’aspetto Aria.
Il ruolo delle dualità presenti allo stesso tempo è quello di farci soffermare a pensare che nulla esisterebbe senza il suo contrario: il giorno senza la notte, il freddo senza il caldo, la luce senza l’ombra, l’alto senza il basso.
Sta a noi accogliere l’una e l’altra, come parti dello stesso intero, integrandole e accogliendole con amore (yin e yang).
Preparazione per una notte serena
Una sana buona abitudine potrebbe essere quella di massaggiare i piedi la sera prima di coricarsi utilizzando un olio vegetale (olio di mandorle, di jojoba, di iperico, burro di karitè, ecc) con un paio di gocce di Olio Essenziale di Lavanda o di Melissa per sollevare i piedi dalla stanchezza del giorno e prepararli con cura ad una notte serena.
Piccoli movimenti ascendenti lungo la pianta del piede, dal tallone passando al centro fino alle dita, e muovere ogni dito singolarmente con ampi movimenti circolari.
Risveglia corpo e mente
Lo stesso potrebbe essere fatto anche al mattino al risveglio per dare all’organismo intero (mente e corpo sono collegati) una sferzata di energia: in questo caso andrebbero usati Olio Essenziale di Limone oppure di Bergamotto, oli essenziali frizzanti e stimolanti.
Piccoli movimenti di sblocco circolari dapprima verso l’esterno e poi verso l’interno aiutano a ristabilire il giusto equilibrio funzionale e andrebbero fatti più volte al giorno ogni volta che ne abbiamo l’occasione: quando siamo seduti in ufficio alla scrivania, mentre stiamo pranzando, mentre siamo sul divano, ecc.
Movimenti fluidi migliorano le comunicazioni
E’ sorprendente osservare come massaggiare i piedi e prendersi cura di loro in modo consapevole porti miglioramenti alla respirazione, alla staticità e dia quel senso di profonda libertà di movimento.
Se i piedi sono contratti, il loro movimento non è più naturale e risulta bloccato, limitato: ciò blocca di conseguenza gli impulsi elettrici che viaggiano attraverso i percorsi fasciali tra i piedi e gli organi del corpo causando veri e propri “errori di comunicazione” che si tramutano in disarmonie a livello posturale ma anche di salute.
Non va dimenticato inoltre che un movimento fluido dei piedi aiuta anche a pompare linfa e sangue al cuore.
Evviva quindi le camminate!
L’invito è proprio quello di camminare il più fluidamente possibile facendo attenzione anche al più piccolo movimento e di aprirsi a nuove sensazioni lasciando il più possibile i piedi scoperti assaporando le sensazioni dei piedi nudi sulla sabbia tiepida in una giornata di mare, o del fresco dell’acqua del ruscello che scorre giù a valle, oppure la carezza dell’erba fresca sotto la pianta dei piedi.
Facciamo nostre le sensazioni che il corpo ci manda e facciamone tesoro: per noi è solo una sensazione ma in realtà ci donano benessere a livelli molto più profondi di quanto possiamo immaginare.
Scoprire i piedi
Indipendentemente dall’azione che ognuno di noi voglia o riesca a fare sui propri piedi è importante iniziare a guardarli in modo diverso, a dialogare con loro, ad accarezzarli e a prendersi cura di questa parte così importante del nostro corpo.
In questa luminosa stagione estiva non dobbiamo avere timore di mostrare i nostri piedi: portando calzature aperte o camminando scalzi, i piedi beneficeranno di nuova libertà e saranno grati. I passi che nasceranno saranno carichi di nuova consapevolezza e il nostro avanzare nello spazio, e nel mondo, sarà qualcosa di totalmente nuovo perché porterà con se un carico di energia mai provata.
Onore ai nostri piedi, le nostre radici che ci radicano al suolo ma che ci danno lo slancio giusto per progredire con fiducia verso la nostra piena felicità.
A cura di
Marta Simonetto