Il Giusto Riposo
L’importanza del Giusto Riposo
Arrivare a sera stanchi e non riuscire a chiudere occhio, vedere le ore scorrere una dopo l’altra e affrontare la giornata seguente completamente privi di energia. Per molti le notti in bianco sembrano essere quasi un appuntamento fisso soprattutto nel periodo estivo quando anche le temperature sono in parte complici di un sonno non proprio ristoratore. Ma quanto è importante riposare bene e cosa possiamo fare per conciliare il giusto sonno?
Ritmi fisiologici alterati
Studi confermano che circa 1/4 della popolazione italiana soffre di disturbi del sonno e pare che una percentuale tra il 6 e il 10% soffra di insonnia. Tra i disturbi del sonno sono da includere anche le apnee notturne e la sindrome delle gambe senza riposo (RLS).
Sebbene ognuno di noi sia differente sembra che uno stato di stress sia la causa comune che accomuna questi disturbi: l’organismo altera i suoi normali ritmi per tenere testa ad un periodo particolarmente intenso e anche il ritmo “sonno/veglia”, tra gli altri, viene turbato. Ciò accade perchè nelle ore notturne viene immesso nel sangue il cortisolo, un ormone generalmente prodotto nelle prime ore della giornata, che tende a tenere l’organismo sveglio e vigile con conseguente perdita di sonno a discapito della giornata successiva che presenterà il conto con segni di forte stanchezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione e disturbi dell’umore.
Accogliere il giusto riposo
Indipendentemente dalle fonti di stress che possono essere varie da persona a persona, sarebbe bene affrontare l’argomento “sonno” prima di tutto a livello mentale per evitare che diventi un ostacolo alla nostra serenità. Tutti possiamo e dobbiamo riposare serenamente se iniziamo ad agire nel modo giusto.
Siamo soliti pensare che sonno e veglia siano due stati completamente distinti l’uno dall’altro, che uno sia presente la notte (sonno) mentre l’altro di giorno (veglia): in realtà è bene prendere consapevolezza che questi due stati coesistono per tutto il tempo e che l’addormentamento è semplicemente un andare verso uno stato di quiete che già esiste in noi. Il sonno è una fase assolutamente necessaria per l’organismo durante la quale l’organismo lavora moltissimo svolgendo una serie di funzioni vitali per il buon funzionamento del sistema. Andrebbe pertanto accolto e non combattuto.
Rallentare anche nella testa
Come in tutte le cose anche l’educazione al sonno va coltivata con pazienza ogni giorno: l’organismo risponde agli stimoli che riceve pertanto è bene dedicare le giuste attenzioni alla qualità del nostro riposo.
1- rispettare i propri tempi:
Sembra scontato ma non è così. La conoscenza di sé parte dall’ascolto delle proprie necessità. La minor luce e la calma che accompagnano l’arrivo della sera, anche nella natura attorno a noi, ci insegnano a rallentare, pertanto in fascia serale sarebbe bene svolgere attività che ci allontanino dalla corsa frenetica della giornata: una lettura, una breve passeggiata, un bagno tiepido, suonare uno strumento, occuparsi di fiori e piante, fare esercizi di yoga o qualunque altra pratica tranquilla purché dentro di noi susciti rilassamento.
2- cenare in modo leggero almeno 2h prima di coricarsi:
Sarebbe preferibile una cena a base di carboidrati (di più facile digestione rispetto alle proteine), di fibre vegetali, evitando caffè e alcolici.
3- alleggerire mente e cuore:
Lasciamo andare ciò che è accaduto durante la giornata e rimandiamo faccende e pensieri organizzativi al giorno successivo così da evitare che affollino la mente e la mantengano vigile. Per chi teme di scordare la mattina successiva la lista delle cose importanti da svolgere è consigliabile scrivere una lista su di un foglio.
4- trovare un buon rituale serale:
Bere una tisana circa mezzora prima di coricarsi, fare un pediluvio in acqua tiepida con un cucchiaio di sale grosso e 4 gocce di Olio Essenziale di Lavanda o 4 gocce di Olio Essenziale di Camomilla Romana, distendersi sul letto con le gambe distese appoggiate al muro per almeno 10 minuti e con le mani sulla parte addominale e fare una serie di inspirazioni ed espirazioni profonde immaginando di far fuoriuscire con l’espiro tutti i pensieri o le preoccupazioni che affollano la mente.
Per menti “sempre in allerta” o particolarmente preoccupate, corre in aiuto il fiore di Bach White Chestnut: 4 gocce in mezzo bicchiere d’acqua da bere a piccoli sorsi nel giro di mezzora prima di coricarsi aiuta la mente a placare il suo circolo vizioso.
Sono molte le pratiche naturali e i rimedi che possono correre in nostro aiuto ma la cosa più importante di tutte, primo passo verso un vero e proprio cambiamento, resta coltivare quotidianamente l’amore verso se stessi, ascoltando i suoni dentro di sé e alleggerirsi da ciò che mina la propria serenità.
A cura di
Marta Simonetto