Primo chakra MULADHARA
(radice, sostegno)
Abbiamo visto nello scorso articolo cosa sono i chakra e come l’energia si muove ruotando in senso orario e antiorario al loro interno. L’energia scorre all’interno di queste ruote energetiche portando nutrimento ed equilibrio in ogni distretto dell’organismo, e muovendosi dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso. Il nostro viaggio parte dal primo Chakra, Muladhara, il Chakra radice che ci ancora alla Madre Terra e che da sostegno e radicamento. Anatomicamente si trova nella zona del perineo, tra l’ano e i genitali; la sua energia si apre verso il basso e a livello energetico ci permette di esistere sul piano materiale. Attraverso di esso l’energia entra nel nostro corpo quindi è un Chakra che ci collega alla vita poiché permette all’energia di entrare e nutrire, e alla terra grazie all’energia che si apre verso il basso.
Nutrimento fisico
Come anticipato nello scorso articolo l’energia che scorre in ogni chakra nutre l’organismo a più livelli. A livello fisico il primo Chakra è collegato:
- al sistema osseo e ai midolli (la nostra impalcatura, la nostra parte più solida)
- ai tessuti interni e esterni (come la pelle che è il nostro organo di confine tra ciò che c’è dentro e ciò che è fuori)
- al plasma sanguigno
- ai denti, alle unghie
- alle ghiandole surrenali
Inoltre ha la funzione di regolare la temperatura corporea, stimolare la crescita e sostenere il sistema immunitario. Attraverso l’energia che scorre in questo Chakra traiamo vero e proprio nutrimento, e il suo equilibrio concorre a darci la giusta stabilità nella vita permettendoci di scegliere la giusta strada da percorrere. Dal libero fluire della sua energia dipende la qualità della nostra vitalità.
Radicamento e fiducia
Essendo il primo dei sette Chakra e quello posizionato più in basso è la base su cui si innalzano tutti gli altri: corrisponde alle nostra fondamenta che danno stabilità a tutta la nostra struttura che viene costruita su di esse grazie alla volontà e al desiderio di esistere nel mondo fisico. Un esempio sono le ossa, struttura portante solida e resistente che sostiene tutto il corpo fisico.
Questo Chakra è alla base del senso di fiducia che sviluppiamo già dai primi mesi di vita quando, trovando le giuste risposte ai nostri bisogni materiali, ci sentiamo appagati e capiamo che solo fidandoci e coltivando il senso di fiducia possiamo sopravvivere. Lo stesso senso di fiducia che alimenta poi nel tempo la base della sicurezza e della fiducia che avremo verso il mondo e negli altri. Un primo Chakra in armonia permette un buon senso di fiducia e sostiene armoniosamente la capacità di indirizzare le nostre energie verso altri compiti senza doverci preoccupare di soddisfare i nostri bisogni primari. E’ qualcosa che si impara da bambini e che resta in memoria per tutto il resto della nostra vita.
L’abbraccio di Madre Terra
L’elemento che domina il primo Chakra è la terra: il nostro organismo è come un albero, grazie alle radici che ci collegano ad essa possiamo letteralmente radicarci e crescere in salute perché riceviamo il giusto nutrimento. E’ importante che il terreno sia sufficientemente solido per darci la giusta stabilità ma allo stesso tempo anche morbido e ben bilanciato per poterne trarre il giusto nutrimento. A questo livello energetico avviene la materializzazione delle idee: ciò che ha solide basi può manifestarsi e durare nel tempo; le basi giuste ci insegnano i confini dentro i quali l’energia scorre libera e può prendere forma, senza confini la nostra energia si disperderebbe e con lei anche la possibilità di realizzare i nostri progetti.
Il primo Chakra è il luogo dove si muove l’energia degli istinti e delle pulsioni, qui prendiamo coscienza della nostra identità fisica che è l’espressione del nostro corpo fisico ma anche della nostra anima. E’ importante restare ben collegati con il proprio corpo fisico, prenderne coscienza, ascoltarlo, averne cura come un vero e proprio tempio.
Traumi e riequilibrio dolce
Un trauma è qualcosa di soggettivo in quanto ognuno ha una personale ed unica percezione di quanto accade intorno, e di conseguenza reagisce a questi fatti in modo del tutto personale. I traumi principali riguardanti Muladhara sono: la perdita materiale di qualcosa (il lavoro, la casa, ecc), la perdita delle proprie radici, traumi alla nascita o durante la gestazione (sia per la mamma che per il bambino), abbandono, condizioni di vita di grande povertà. Siccome ognuno di noi è unico è bene ricordare che lo stesso trauma può essere percepito in modo totalmente diverso da ognuno: ad alcuni può risultare di difficile elaborazione mentre ad altri lasciare solo un piccolo segnale di disagio.
Il colore rosso nutre di nuova forza questo Chakra e la sola visualizzazione del colore può nutrire eventuali energie in disequilibrio. Un buon riequilibrio energetico del primo Chakra aiuta la persona ad elaborare più velocemente il trauma vissuto lasciando andare blocchi o rigidità. Il Fiore di Bach che contribuisce a tutto questo è Centaury: è un fiore che lavora definendo chiaramente i confini insegnando a contenere un’energia che altrimenti si disperderebbe. Inoltre aiuta chi non sa dire NO e chi si sente invaso dalle opinioni degli altri. Gli oli essenziali adatti al riequilibrio sono Patchouli, Vetiver, Mirra e Yang Ylang. Ogni olio essenziale ha determinate caratteristiche ed è sempre consigliato consultare un terapeuta al fine di essere certi di utilizzare l’olio essenziale più appropriato in base alla percezione del nostro disagio psico-fisico a livello del primo Chakra.
A cura di
Marta Simonetto